Da due settimane ormai tutta la città di Bolognina P.D. ha paura. Una paura irrazionale, tetra: quella di un pericolo che non si sa da dove né quando possa venire, ma che è reale. L’ultima vittima è stata ritrovata stamattina, in Via delle Sante Scalze, squartata e con le budella rovesciate da fuori. E sulla fronte il solito, funesto marchio: una m allungata, sbilenca, contorta come l’anima del suo autore. La m di Mesachannel.
“Anche oggi abbiamo abbattuto un altro idolo”
Ghigna il malefico youtuber, estraendo un’accetta dalla testa di una povera vittima. Inizia tutti i suoi video con “Salve ragazzuoli” e conclude con il silenzio immobile della morte. Sì, perché la triste figura trasmette in live ogni omicidio e poi ricarica il contenuto su Youtube. Ciò che non risulta visibile nel buio viene comunicato dalle urla raggelanti e dal suono sordo delle percosse, il quale sale tristemente di altezza via via che ci si avvicina alla fine. Tutti gli sforzi della polizia di acciuffarlo sono risultati vani: ogni volta il mostro si dilegua furtivo come un’ombra nella notte, sfruttando i vari shortcut e l’interconnessione delle aree urbane.
“Ci facciamo delle gags” asserisce mentre schizzi di sangue gli coprono la faccia; “Ma P.D.!” invoca il nome della città vittima delle sue vessazioni; e poi “Simon!” urla, parlando probabilmente con il proprio demone, che lo costringe a compiere azioni tanto orribili. Alcuni che lo hanno visto fuggire via riferiscono di imprecazioni contro un altro diavolo, un certo “Hidetaka”, verso il quale sembra nutrire un astio particolare.
Gli occhi illuminati da un bagliore luciferino e il sorriso perverso, testimonianza del suo desiderio malvagio, sono visibili anche nell’oscurità notturna. Un vero e proprio Mr. Hyde dei giorni nostri. Sono già stati contattati diversi preti con la richiesta di esorcizzare l’intera città e di scacciare il diavolo, ma tutti hanno risposto scuotendo la testa. Il motivo: “La sua anima non può essere salvata. Si tratta di un Gamer”.
“Tu credi nell’Assunzione di Maria al Cielo?”
Chiede serio, puntando la pistola contro la fronte di un pover’uomo inginocchiatogli davanti. Il malcapitato non risponde, ma guarda con occhi colmi di disperazione la sagoma del suo macellaio. Mesa sputa di lato, schifato, quindi preme il grilletto. La testa esplode spruzzando sangue che vola illuminato dalla luce prima di scomparire nel buio. Quindi il demonio rinfodera l’arma con la calma di chi ha appena letto un libro sullo Zen, e chiude la videocamera.
Molti streamer già lo difendono: “Non sta facendo niente di illegale” sostengono. Potrà anche essere. Ma ciò che è davvero inaccettabile sono le bestemmie, proferite senza vergogna, accompagnate da imprecazioni, insulti e accuse rivolte al “giornalismo videoludico”. Abbastanza da far rizzare i capelli sulla testa di qualsiasi uomo pudorato.
Il content-creator è stato infatti segnalato per ogni sorta di violazione: aggressione, incitazione alla violenza, contenuti sensibili, copyright, profanità e tutti i suoi video sono stati rimossi. Non serve a nulla. Per ogni canale chiuso ne nascono tre nuovi. E sempre con nomi diversi: MesaKill, MesaMurder, MesaBlood, sono solo alcuni degli eponimi più recenti. Come quest’uomo, se uomo lo si può chiamare, possieda un tal numero di indirizzi IP è tuttora ignoto.
“Per questo tipo di esecuzioni prediligo il testo lungo”
Esordisce Mesa in un suo video, davanti all’ennesima, confusa vittima, prima di iniziare la lettura delle opere complete di Jorge Luis Borges (debitamente mostrate a favor di camera). Ogni tanto si interrompe, e tira un colpo di pala sul mento sullo sventurato, urlando “Vai a zappare!”. E come questi si lamenta del dolore ecco un altro colpo, accompagnato dall’invito “Studia!”.
Gli investigatori pensano si tratti di omicidi a sfondo culturale. Molte delle vittime si erano infatti lasciate andare ad affermazioni poco intellettuali sui social. Esemplare a riguardo è il caso di un corpo ritrovato con una gran quantità di libri infilati nel colon trasverso. Uno di essi, estratto e ripulito, sembrerebbe essere a proposito del “Barocco”. Cosa abbia Mesachannel contro il “Barocco” solo questo squilibrato può saperlo.
Mesa prova chiaramente godimento nell’uccidere, nel massacrare, e nel farlo con l’ausilio di ben costruiti argomenti logico-filosofici che hanno alla base l’intera storia del pensiero occidentale. Le impotenti cavie, attaccate a un tempo sul lato personale e su quello professionale, non possono far altro che sentirsi addirittura colpevoli mentre vengono flagellate. Di tutto questo dolore il suo demone, indubbiamente, si nutre per diventare più grande.
La salvezza arriva dall’antropologo danese Humbert Øecko, il quale illustra la soluzione:
“Si tratterebbe di costruire un edificio blindato che sembri in tutto e per tutto una sala da retro-gaming. A questo punto risulterebbe impossibile per egli resistere alla tentazione e vi si recherebbe di soppiatto. Appena ciò accade noi chiuderemmo l’unica entrata con una parete composta da un triplo strato di copie fisiche di Dark Souls 2 (autografate dai creative director). Ciò fatto non ci sarebbe alcuna via di scampo per il licantropo il quale, resosi conto che le console di retro-gaming altro non sono se non imitazioni non funzionali, per il dolore certamente ne morrebbe”.
A questo punto è necessario stabilire al più presto una collaborazione tra il grande studioso e le autorità italiane. Poi si dovrà aspettare che la giurisdizione locale approvi questo tipo di metodo, ma è in ogni caso solo questione di tempo. La piccola città di Bolognina P.D. può sperare di riprendere a dormire sonni tranquilli nel medio-breve periodo.