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L'Anna's avatar

Quei meravigliosi pianeti con gli anelli con queste enormi distese d'acqua, e che poi magari sono anche meravigliosamente abitabili se non fosse per la fauna più rabbiosa dell'universo, e che magari ha una bellissima palette arancio-celeste, che in quel secondo pianeta con gli anelli è corallo-verdeacqua, e un'altra volta su quel nuovo pianeta con gli anelli dove è tutto color ciliegia e blu... Giuro, i pianeti con gli anelli che ho beccato io erano tutti così. Splendidi, arancio, blu, bestie che mi puntano appena scendo dalla nave.

Insomma, pur avendolo mollato molto prima di aver sperimentato tutto, concordo. Quando hai più o meno individuato tutti i biomi (compresi quelli più strani che ok ti lasciano wow quando atterri...e fine) diventa tutto un già visto, già sperimentato, ed è triste pensare che l'universo non possa essere più vario di così.

Le dinamiche di combattimento mi hanno sempre fatto venire un tremendo latte alle ginocchia (magari col mouse è diverso)... ma quando lo giocavo io speravo, letteralmente, di perdermi ebbasta, esplorare.

Bello scoprire i nuovi linguaggi, l'idea di poter conoscere nuove razze... ma praticamente inutile ai fini del tuo percorso (tant'è che non c'è nulla da scoprire davvero).

Bastava meno, ma costruito e raccontato meglio.

....Ed è per questo Diego che dovresti DAVVERO provare outer wilds. Wilds, non worlds. ;)

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Ledo's avatar

Purtroppo gli algoritmi procedurali hanno ancora molto da imparare e crescere.

Spero nel gioco Six Days In Fallujah per quanto riguarda un'esplorazione sempre "fresca". L'ambientazione è l'opposto di No Man's Sky, però se gli sviluppatori fanno bene i compiti, il gioco potrebbe essere davvero interessante.

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