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Hourglass Sanatorium's avatar

Non ho capito bene il punto dell'articolo. Secondo me le tue argomentazioni vanno incontro a un'obiezione fondamentale: esattamente come il designer ha delle limitazioni imposte dalla ricezione di un pubblico, quelle stesse limitazioni ce le ha l'artista. La qualità artistica non è metafisicamente assegnata, ma dipende dallo status che intersoggettivamente un certo autore riesce ad acquisire.

Con ogni probabilità se Leonardo Da Vinci avesse deciso di mettere una chiazza rossa sulla Gioconda, ora non staremmo a parlar di lui, perché non sarebbe passato alla storia, perché il pubblico non lo avrebbe nemmeno preso in considerazione. Esattamente come se un designer di videogiochi fa una bossfight troppo sbilanciata, il pubblico si lamenta. Gli autori non sono limitati da strutture scientifiche ed empiriche (come le chiami nell'articolo): non esistono cose del genere. Sono limitati dal feedback inevitabile del pubblico a cui si rivolgono.

Un ultimo appunto sulla chiusura dell'articolo: le limitazioni del designer di videogame, possono non essere fisiche, ma sono informatiche e computazionali e di hardware. Tutte le opere e tutti gli autori (sia che li chiami designer che li chiami artisti) hanno delle limitazioni. L'essenza dell'arte probabilmente sta nel fare il massimo entro certi limiti molto stringenti (pensa alla poesia in versi).

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Marco Cavadenti's avatar

"Mi faccio le obiezioni da solo e rispondo" è un altro "format" interessante, specie se si infarcisce tutto con riferimenti intelligenti e fonti. Hai buttato al fuoco tanta ciccia di valore e potevi approfondire un pizzico in più ma l'ho trovato molto stimolante. thumb up

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