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Omar Sabry's avatar

Neil Gaiman nella prefazione a Farhenheit 451 di Ray Bradbury dice che la fantascienza non deve prevedere il futuro e se ci prova finisce con fare una pessima figura. Pare che questa regola non valga per Metal Gear Solid 2... raramente ho visto tanta lucidità di lettura della società e capacità predittiva in un'opera (che non si ferma solo a questo, pensiamo alle rotture della quarta parete e alle idee sull'ereditarietà; è un videogioco di un'importanza epocale, indubbiamente il più grande capitolo della saga a parte per coloro che si fermano alle lacrime versate per The Boss nel terzo capitolo).

Nell'articolo ti chiedi se rigiocare Metal Gear Solid 2 oggi possa avere un nuovo valore. Sicuramente sì, anche se è bene sottolineare che si tratta di un gioco capace di essere contemporaneamente colmo di zeitgeist (per quanto ai tempi in Giappone si vivesse immersi in una tecnologia diversa dalla nostra), perché solleva domande su cosa sarebbe stato il mondo sulla base di sensazioni immediate, ma anche pieno di valore universale che possiamo interpretare diversamente in fasi diverse della nostra vita. Sons of Liberty è il nostro Spill Over sull'interconnessione tra mondo digitale e intelligenza artificiale, ci avverte del pericolo mostrandoci il disastro di quel che saremo. Eppure anche nel suo valore distopico offre un'attrattiva salvifica: forse è meglio che qualcun altro si occupi di filtri e pulizia, noi non siamo in grado di navigare nella complessità di ciò che è diventato il mondo digitale. In "diluvio digitale" scrivo cose simili anche se poi ci troviamo nell'imbarazzo di capire cosa sia meglio tra la libertà e la pace, tema fondamentale nella saga MGS, e che nel tuo articolo svisceri benissimo riguardo ai privati del nostro mondo.

Una frase più di tutte mi è piaciuta: "Quanto abbiamo gli strumenti, a quel punto, per definire la nostra opinione su un qualsiasi tema rilevante?" - io a volte, quando non ho niente da fare, ci penso. Credo che il nostro destino sia quello di far crollare la nostra coscienza, come Julian Jaynes ipotizzi sia crollata la mente bicamerale nel momento in cui è emersa la coscienza umana (argomento ben sviluppato in Westworld). Di conseguenza, potremmo essere destinati a fare qualcosa di simile a ciò che suggerisce Elon Musk, ovvero diventare simbionti con le IA, oppure vivere in multiversi completamente scollegati tra loro, isolati e (come dici tu nell'articolo) opposti ai valori per cui sono nati i social network. A proposito di potere predittivo, mi vengono in mente le società parallele di Philip K. Dick dove gli androidi vivono nella stessa città degli umani ognuno col proprio commissariato senza che le due entrino in contatto (fin tanto che Deckart non causa un incidente). Io credo che possa essere questo il destino delle "bolle" di internet, ormai è chiaro ed è sotto agli occhi di tutti che comunità con valori diversi non possono (non vogliono?) convivere e la società digitale offre i ripari: mondi diversi, filtri diversi... internet avrebbe dovuto unirci (non è nato in piena guerra fredda e in crisi postmodernistica?), ma ci porterà ancora più lontani gli uni dagli altri.

ps. voglio solamente ricordare che se Metal Gear Solid 2 è un capolavoro dobbiamo ringraziare, oltre che Hideo Kojima, il suo talentuosissimo scrittore Tomokazu Fukushima di cui nessuno ha più saputo nulla dopo MGS3

pps. grazie per l'articolo e scusa per la mia risposta disordinata

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Federico Maestri's avatar

Grazie mille per la risposta estesa e per i numerosi spunti proposti.

Il mondo vive in un eterno balletto fra libertà e controlli, sempre alla ricerca di un equilibrio che ci consenta di dire "ok, ora va bene", ma quell'equilibrio è probabilmente inesistente, perché i mezzi continuano a evolversi e i "gradi di libertà" con essi ed è inevitabile che non faccia in tempo a realizzarsi prima di diventare obsoleto.

Concordo pienamente sul fatto di non avere noi "comuni cittadini" gli strumenti per rappresentare quel filtro decisivo, neppure nella rosea ipotesi di una cittadinanza perlopiù critica e informata, tuttavia ora che il balletto si fa sempre più veloce siamo messi alla prova come specie umana: o impareremo i passi o sbanderemo in una delle due direzioni. Molto complesso, dato che concordare sul da farsi e riuscire a mantenere un sistema trasparente non è negli interessi delle realtà che rendono possibile quel sistema, né qualora queste siano aziende né qualora siano stati (forse potrebbe esserci speranza in una società aperta? Ma secondo quale funzionamento?).

Come sempre, il compromesso richiederà di rimetterci un po' in libertà e un po' in controllo. A quale livello si sacrificherà l'una e a quale l'altro, lo vedremo.

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Chelios's avatar

Kojima è un Byung-Chul Han antelitteram?

Al di là della battute, veramente bell'articolo. Mgs2 è forse uno dei miei titoli preferiti e Kojima comincia un po' a farmi paura perché anche con DeathStranding un po' l'ha previsto il futuro... Speriamo il suo prossimo gioco sia più positivo

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