Molto bello, mi piace sempre tanto leggere del mondo interiore di altri e di come siano stati "plasmati" anche dai videogiochi (o meglio, da quello che ci hanno trovato nei videogiochi e da quello che i videogiochi hanno suscitato loro).
Mi ritrovo molto in questo tuo vissuto, sia quando parli del te bambino, sia del richiamo che senti per l'ignoto e che ti porta ad esplorare... Ho scoperto un paio di anni fa le gioie dei trekking in alta montagna e da pochi mesi quelli dell'arrampicata; in parte i motivi che mi spingono a praticare queste attività sono simili alla tua "sete di avventura/esplorazione", c'è certamente questa dimensione.
Una volta mi bastavano i videogiochi e la mia fantasia per estinguerla, ora non più.
Ti ringrazio molto. È una cosa fantastica poter scoprire delle nuove passioni anche grazie ai videogiochi. Poi è bellissimo fare trekking e attività all'aria aperta... quando organizzo un viaggio controllo sempre se nelle vicinanze c'è qualche montagnetta da esplorare (e perché no anche qualche struttura abbandonata)
Non so, ci sono passaggi come "A volte giocavo a casa di un compagno di classe e scoprii qualcosa di incredibile." per esempio, che suonano quasi sgrammaticati. Forse è voluto e la tua intenzione era di mimare lo stile di scrittura del te stesso bambino. Se è così, scusami
A mio parere, questo articolo avrebbe potuto essere sviluppato meglio. L'incipit e la conclusione vanno bene, ma è come se mancasse tutta la parte in mezzo. Sarebbe stato molto interessante sapere che cosa in Zelda II abbia fatto scattare la tua passione per l'avventura, anche citando altre circostanze della tua vita o approfondendo le esperienze già menzionate nell'articolo.
Ciao, non so esattamente cosa l'abbia fatta scattare. Ero un bambino degli anni ottanta che viveva in un paesino e fu la prima volta che mi trovai ad esplorare la mappa di Hyrule. Le ambientazioni, i castelli, i tipi di mostri e in generale l'atmosfera del gioco penso siano state la causa scatenante. Probabilmente entrai così dentro nella parte che sentii il desiderio di trasportare quelle emozioni anche nella vita reale? Mi dispiace non aver incontrato le tue aspettative.
Molto bello, mi piace sempre tanto leggere del mondo interiore di altri e di come siano stati "plasmati" anche dai videogiochi (o meglio, da quello che ci hanno trovato nei videogiochi e da quello che i videogiochi hanno suscitato loro).
Mi ritrovo molto in questo tuo vissuto, sia quando parli del te bambino, sia del richiamo che senti per l'ignoto e che ti porta ad esplorare... Ho scoperto un paio di anni fa le gioie dei trekking in alta montagna e da pochi mesi quelli dell'arrampicata; in parte i motivi che mi spingono a praticare queste attività sono simili alla tua "sete di avventura/esplorazione", c'è certamente questa dimensione.
Una volta mi bastavano i videogiochi e la mia fantasia per estinguerla, ora non più.
Ti ringrazio molto. È una cosa fantastica poter scoprire delle nuove passioni anche grazie ai videogiochi. Poi è bellissimo fare trekking e attività all'aria aperta... quando organizzo un viaggio controllo sempre se nelle vicinanze c'è qualche montagnetta da esplorare (e perché no anche qualche struttura abbandonata)
Non so, ci sono passaggi come "A volte giocavo a casa di un compagno di classe e scoprii qualcosa di incredibile." per esempio, che suonano quasi sgrammaticati. Forse è voluto e la tua intenzione era di mimare lo stile di scrittura del te stesso bambino. Se è così, scusami
Ciao, lo stile è voluto ma non volevo mimare lo stile di scrittura del me stesso bambino. Grazie comunque per il commento
A mio parere, questo articolo avrebbe potuto essere sviluppato meglio. L'incipit e la conclusione vanno bene, ma è come se mancasse tutta la parte in mezzo. Sarebbe stato molto interessante sapere che cosa in Zelda II abbia fatto scattare la tua passione per l'avventura, anche citando altre circostanze della tua vita o approfondendo le esperienze già menzionate nell'articolo.
Ciao, non so esattamente cosa l'abbia fatta scattare. Ero un bambino degli anni ottanta che viveva in un paesino e fu la prima volta che mi trovai ad esplorare la mappa di Hyrule. Le ambientazioni, i castelli, i tipi di mostri e in generale l'atmosfera del gioco penso siano state la causa scatenante. Probabilmente entrai così dentro nella parte che sentii il desiderio di trasportare quelle emozioni anche nella vita reale? Mi dispiace non aver incontrato le tue aspettative.