Nell’ultimo periodo la discussione sull'ambiente e sul riscaldamento globale è diventata impossibile da ignorare, ma anni fa, quando c’erano ancora le mezze stagioni, in che modo i videogiochi parlavano della crisi ambientale?
Ciao, io sono Ledo, e in questo articolo vi propongo tre videogiochi, di tre generazioni diverse, che in qualche modo, forma o colore includono il problema dell’inquinamento nella loro architettura.
Killzone 2 (PS3)
Se Killzone 1 è stato Pearl Harbor, Killzone 2 è lo sbarco in Normandia. Gli ISA (i buoni) decidono di attaccare gli Helghast (i cattivoni neonazisti) a casa loro, ma non hanno idea di cosa ci sarà ad aspettarli. Un pianeta sfregiato da radiazioni e fumi tossici, che ha costretto le persone a vivere attaccati ad una maschera antigas. Helghan è brutto, sporco, violento. È sempre buio, gli Helghast si nascondono dietro ogni porta, dietro ogni rovina. Le armi ruggiscono come in nessun altro gioco prima di allora e i nemici urlano come cani mentre muoiono. Killzone 2 ti entra nella pelle.
Super Mario Sunshine (GameCube)
Sicuramente un franchising che non ha bisogno di presentazioni. Super Mario Sunshine è il “sequel” di Super Mario 64, pensato per essere la killer app del GameCube.
A differenza degli altri Super Mario, Sunshine si concentra su un’unica meccanica e la esplora sotto ogni angolo possibile. Sunshine infatti è ambientato interamente su un’isola, sempre la stessa. La trama è semplice: Mario va in vacanza con Peach sull’isola Delfino dove però una strana sagoma a forma di Mario sta andando in giro a spargere una sostanza simile al petrolio che (ovviamente) danneggia l’ambiente. Gli abitanti dell’isola confondono Mario per la sagoma, lo arrestano (sì, Mario va in carcere) e lo costringono a ripulire l’isola con un idrante di nome FLUDD grazie a cui Mario potrà planare, innaffiare, sprintare, pulire e spegnere fuochi.
Nel livello di Noki Bay il gioco presenta una meccanica assente nei Super Mario precedenti, raccogliendo le stelle, la baia verrà ripulita gradualmente. L’acqua non sarà più tossica, gli abitanti dell’isola torneranno a popolare l’area ed il layout della mappa cambierà. Insomma dà proprio la sensazione di star facendo qualcosa di buono per la comunità.
Armored Core (PS1)
Nato dalla mente di Shōji Kawamori (Cowboy Bebop, Macross, Patlabor, Gundam 0083) in Armored Core vestiremo i panni di un pilota di AC, entreremo in un gruppo di mercenari conosciuti come Raven e svolgeremo tutta una serie di missioni per conto di corporazioni.
La parte più epica del gioco è la possibilità di modificare il proprio robottone a piacimento. Colore, armi, parti, circuiti, emblema, ogni singolo elemento dell’AC può essere modificato per adattarsi al tuo stile di gioco: Vuoi un AC agile e veloce, che punta sul combattimento ravvicinato? Fatto. Vuoi una bestia a quattro zampe, lenta come un elefante ma capace di annientare una città? Fatto.
In ogni caso, perché l’ho messo nella lista? Nella lore del gioco l’industrializzazione senza controllo ha reso la superficie terrestre inabitabile, le persone si sono ritirate sotto terra in città nascoste stile Neo Tokyo 3. Questo ci porterà a passare da mappe all’aperto, enormi deserti con alta visibilità, a mappe urbane, buie e strette, dove ogni angolo può nascondere un AC nemico o un’enorme bestia deformata dall’inquinamento.
Grazie allo sviluppo tecnologico (l’ultimo titolo è per PS3) il franchising di Armored Core arriverà anche a farci combattere su città volanti, città fortezza che camminano a quattro zampe nel deserto e città parzialmente sommerse dal mare.1 Tutto molto fico.
Conclusione
Questi sono solo tre esempi di tre generazioni diverse. Voi quali altri videogiochi conoscete che trattano dell’argomento?