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Alex Provoleen's avatar

È la terza volta che leggo, è la terza volta che rimango senza fiato. Se continuo mi ritrovate attorno all'Icona del Peccato giocando a briscola con gli arsi.

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Chelios's avatar

Bellissima poesia, fichissime immagini anche se forse mi ricordano il tanto odiato (non da me) Doom 3 più che Eternale, però brava e complimenti...

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Silvia Castelli's avatar

In realtà nessuno dei due: dopo una lunghissima diatriba interna ho deciso che il riferimento giusto è Doom II: Hell on Earth (nella risposa a Federico ne parlo più approfonditamente).

Grazie mille dei complimenti!

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Federico Sardo's avatar

La poesia mi è piaciuta molto! Per mio gusto personale ho trovato una certa dissonanza tra le immagini del buon Bek e l'immaginario di Doom.

Certo ci sono delle affinità estetiche, ma per me il mood del gioco è qualcosa di differente (ossia carneficina coatta ed ignorante di tutto ciò che si muove). Per questo motivo mi risultano un po' strane, ma alla fine si tratta di un piccolo dettaglio molto soggettivo.

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Silvia Castelli's avatar

Giustissima osservazione, io stessa ho avuto parecchi dubbi in merito.

In verità originariamente l'articolo avrebbe dovuto trattare di Doom Eternal con immagini tratte dal gioco, ma da veterana di Doom mi sono resa conto che Eternal opera una semplificazione (mediante spettacolarizzazione) del rapporto giocatore-doomguy-nemici. Il mood che descrivi tu è esattamente quello di Eternal, un eroe coatto e spaccone molto più simile a Duke Nukem che dispone come vuole dei suoi avversari, che a tutti gli effetti sono quasi vittime inermi (uccisioni epiche).

Nei due titoli originali invece c'è una sottile differenza che ai fini del mio articolo è cruciale: i demoni non sono vittime, sono carnefici tanto quanto il protagonista. Gli ambienti non tracimano di sangue e rovine, moltissimi livelli sono invece sinistri monumenti inneggianti alla civiltà demoniaca. C'è una sorta di sacralità dell'inferno, non so se mi spiego, opposta alla decadenza proposta da Eternal.

Beksiński mi "serviva" per accentuare questo contrasto, offrire una visione meno pacchiana e più oscura e potente dell'inferno. Oltre ad avere la scusa di far conoscere le sue opere a chi ne era digiuno, ovviamente.

Forse il contrasto è troppo dissonante per chi conosce bene Doom, me ne rendo conto, ma l'occasione mi pareva troppo ghiotta.

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